Creare articoli indicizzati da Google con WordPress
Nella lezione 6 di oggi scoprirai come creare articoli indicizzati da Google e quindi di qualità.
In questo modo il tuo sito WordPress avrà maggiore visibilità e aumenteranno i contatti interessati alla tua attività.
Vediamo quali sono i plugin utili per questo lavoro e come usarli.
Corso base WordPress Lezione 6
Come creare articoli indicizzati da Google con WordPress
Con il nostro cms preferito è meno difficile di quanto credi.
Se lo scopo principale della realizzazione di un sito web è ottenere visibilità in rete è anche vero che per riuscirci bisogna creare contenuti e articoli che siano indicizzati da Google nelle sue prime pagine.
Questo significa pubblicare articoli interessanti per le persone e che al tempo stesso abbiano le qualità desiderate dai motori di ricerca.
La sola creazione del sito web non basta.

Con WordPress questo compito viene in parte facilitato grazie a strumenti che aiutano ad ottimizzare i suoi contenuti, gli articoli ne fanno parte. Il risultato finale è la loro indicizzazione nelle pagine di Google.
POTREBBE INTERESSARTI L’ARTICOLO: Perché creare un sito con WordPress.
Per creare articoli indicizzati da Google devi avere una scrittura di qualità
Si tratta innanzitutto di scrivere nel modo migliore i post, e questo è abbastanza ovvio.
Ma vuole dire proporre argomenti che siano interessanti per le persone e che gli articoli diano a loro delle risposte esaustive e risolutive alle loro ricerche.
Una volta fatto questo bisogna renderli appetibili a Google e agli altri motori di ricerca.
Per creare articoli indicizzati da Google devi usare i giusti plugin
Ottimizza i tuoi contenuti con i plugin di WordPress.
In questa sesta lezione del corso base, per ottimizzare al meglio i contenuti useremo alcuni plugin, tre in particolare che sono anche tra i più installati su WordPress.
La caratteristica principale è che permettono sia ad articoli che pagine e contenuti in generale, di essere indicizzati da Google più rapidamente.
Per prima cosa vediamo come fare la ricerca e l’installazione dei plugin che servono per creare i nostri articoli e farli indicizzare da Google.
Andiamo alla bacheca di WordPress e dal menù generale a sinistra selezioniamo la voce plugin, quindi clicchiamo su aggiungi nuovo.
La casella a discesa in alto a destra visualizza le tre possibilità di ricerca a disposizione, puoi quindi decidere di usare:
- le parole chiave,
- il nome dell’autore del plugin (se lo conosci),
- o una tag (etichetta).
L’impostazione standard (parole chiave), è quella che restituisce il maggior numero di risultati, quindi useremo questa.
Inoltre, così come per la ricerca dei temi già vista nelle precedenti lezioni, anche per i plugin hai a disposizione altre opzioni per filtrare la ricerca.
Nella barra menù su sfondo bianco puoi scegliere tra: Segnalati, Popolari, Raccomandati, o Preferiti (guarda l’immagine sopra).
Quest’ultima opzione puoi trascurarla perché tra l’altro per funzionare prevede che tu sia registrato e loggato su wordpress.com mentre la esegui.
NOTA
Il sistema di ricerca e installazione plugin di WordPress funziona anche se stai lavorando sul tuo computer e non soltanto nello spazio web, cioè sull’hosting.
É infatti sufficiente essere collegati ad Internet.
Per creare articoli ottimizzati per l'indicizzazione usa il plugin YOAST SEO
YOAST SEO, il principe dell'ottimizzazione WordPress.
Per alcuni sviluppatori web questo plugin WordPress è il male assoluto, per altri invece è uno strumento al quale non rinuncerebbero mai.
La verità come sempre sta nel mezzo, personalmente lo reputo un ottimo aiuto per non dimenticarmi di applicare alcune regole base tipiche dell’ottimizzazione dei contenuti.
A parte questo abbiamo a che fare con uno dei plugin di WordPress per la SEO più completi, uno dei migliori per far indicizzare da Google contenuti, pagine e articoli.
Per installarlo scrivi YOAST SEO nella casella di ricerca, quando la pagina restituisce i risultati clicca sul pulsante installa ora del plugin e al termine dell’operazione conferma che vuoi usarlo premendo attiva.
P.S. i passaggi per impostare al meglio YOAST non sono argomento di questo articolo, se hai difficoltà consulta l’ottima pagina di aiuto degli autori, troverai tutte le risposte che ti servono.
Realizza in modo semplice articoli indicizzati da Google
La scelta dell'editor per una scrittura facilitata.
Lasciamo ora un attimo da parte il plugin YOAST e parliamo di editori di testi.
Non perché voglia confonderti le idee bensì perché l’editor sarà lo strumento principale con il quale realizzerai gli articoli da indicizzare su Google.
Se hai seguito fin dall’inizio questo corso base di WordPress, il tuo sito dovrebbe essere privo sia di plugin che di articoli e pagine, eccetto quelli che vengono creati automaticamente durante l’installazione.
Uno dei componenti base per la creazione di contenuti è l’editor di testi, e se come presumo stai usando una versione WordPress non inferiore alla 5.0, durante l’installazione o l’aggiornamento, ora hai Gutenberg come editor standard.
Gutenberg, il nuovo editor WordPress standard
Di Gutenberg ne avrai sentito parlare, e probabilmente non in modo positivo. In effetti questo nuovo editor è una delle modifiche al CMS più sostanziose degli ultimi anni, ma anche tra le più controverse.
Il motivo è semplice: con Gutenberg non è stato aggiornato il precedente editore di testi, bensì introdotto un editore completamente nuovo.
Gutenberg ha infatti un approccio alla creazione di contenuti e articoli molto diverso, anche per questo viene definito editore a blocchi (o di blocchi) e non editore di testi; spesso viene erroneamente paragonato ai page builder.
Per tutti questi motivi e per rendere più agevole a chiunque la creazione di nuovi articoli, provvederemo a sostituire Gutenberg con l’editor classico.
POTREBBE INTERESSARTI L’ARTICOLO: Perché usare l’editor Gutenberg di WordPress per fare un sito.
Per creare articoli indicizzati da Google con WordPress
Installiamo anche il Classic Editor e TinyMCE Advanced.
La lunga premessa precedente ci porta qui. Non voglio costringerti nell’impresa (per ora poco utile) d’imparare a usare Gutenberg, perciò lo sostituiremo con l’editor classico.
Questa scelta ti semplificherà notevolmente la creazione di pagine e articoli del tuo sito e blog.
Installiamo perciò i due nuovi plugin su citati. Il primo è il vecchio editore di testi (quello delle versioni di WordPress precedenti alla 5.0), il secondo invece potenzia il primo e offre funzioni avanzate di editing.
Sto parlando di Classic Editor e TinyMCE Advanced.
Per la loro ricerca e installazione ripeti quanto hai già fatto per il plugin YOAST SEO.
Quando hai finito per quanto riguarda il Classic Editor non dovrai fare altro, mentre per TinyMCE Advanced se vuoi puoi scegliere di modificarlo come preferisci (clicca sui link per l’aiuto).
Impostare l'editore predefinito di WordPress per tutti gli utenti
Se adesso vai nelle impostazioni di scrittura di WordPress puoi notare due nuove opzioni che riguardano l’utilizzo dell’editor classico.
Con queste puoi decidere se i tuoi collaboratori utilizzeranno tutti uno specifico editore o se possono scegliere autonomamente tra l’uso del classico o di Gutenberg (che comunque è ancora installato).
Per ora, visto che credo sia solo tu a lavorare sul sito, ti suggerisco di tenere abilitate le impostazioni standard, quelle che vedi nell’immagine.

Ottimizza gli articoli per farli indicizzare da Google
Come ottenere pagine, contenuti e articoli indicizzati da Google.
Finalmente siamo pronti per scrivere contenuti, creare gli articoli che saranno indicizzati da Google, nel frattempo suppongo e spero che tu abbia fatto le personalizzazioni di YOAST SEO e di TinyMCE.
Ricordati che è proprio grazie ad un uso ottimale di questi due plugin che otterrai l’indicizzazione dei tuoi articoli da parte di Google, perciò se non hai ancora provveduto alle impostazioni, fallo ora.
Crea il primo dei tuoi articoli da far indicizzare da Google
Dobbiamo innanzitutto creare un nuovo articolo, lo facciamo scegliendo la voce del menù principale di WordPress ‘ARTICOLI’ ► ‘AGGIUNGI ARTICOLO’.
In questo modo viene realizzato e visualizzato immediatamente lo spazio di lavoro.
Osserva la schermata che hai davanti (e le due immagini qui sotto): oltre alla zona prevista per l’inserimento di testi e contenuti hai a disposizione le risorse per la configurazione dell’articolo, in particolare quelle di YOAST SEO.
NOTA
Se scorrendo la pagina ti sembra che manchi qualcosa o ci siano voci che non ti servono, vai in alto e seleziona o deseleziona dall’elenco quello che desideri cliccando su ‘IMPOSTAZIONI SCHERMATA’.
Analisi dei campi d'inserimento di WordPress
Editazione dell'articolo usando i campi di WordPress.
Editing e impostazioni WordPress per la realizzazione dell'articolo
P.S. Quello che vedi nell’immagine non è un nuovo articolo ma il “Ciao mondo!” fornito in fase di installazione. Con le opportune modifiche puoi partire da questo articolo esistente, e inserendo il testo e i contenuti che desideri, puoi farlo diventare il tuo primo articolo.
Osserva cosa è stato evidenziato nell’immagine sopra.
- Il permalink dell’articolo.
- Il campo per il titolo dell’articolo.
- La tab per editare l’articolo in maniera visuale (quella selezionata).
- La tab per visualizzare il corrispondente codice HTML della pagina ed eventualmente editarlo (se conosci l’HTML).
- I ‘semafori‘ di YOAST (poi ti spiego cosa sono e a cosa servono).
- Le opzioni di scrittura del testo dell’articolo (Classi editor + TinyMCE Advanced).
- La zona dove inserirai i contenuti dell’articolo.
Ognuna di queste porzioni dell’area di lavoro è importantissima e serve a conferire al tuo post la giusta struttura, ad assegnare quegli attributi che lo renderanno un contenuto di valore e indicizzabile da Google.
Impostazioni e ottimizzazione dell'articolo con YOAST SEO
I campi del plugin per l'inserimento dei meta tag dell'articolo.
L’immagine che vedi è ciò che viene visualizzato scorrendo la pagina verso il basso. Sono stati evidenzati i punti di YOAST che utilizzeremo per creare un articolo ottimizzato e gradito dai motori di ricerca. Tutto questo viene spiegato più sotto.
In sintesi ecco cosa ci offre YOAST per aiutarci a far indicizzare l’articolo da Google.
8. La tab d’impostazione e scrittura dedicata al contenuto dell’articolo.
9. Il titolo dell’articolo che comparirà nei risultati di ricerca di Google.
10. La descrizione dell’articolo che compare sotto il titolo nelle SERP di Google.
11.Suggerimenti di YOAST riguardo la leggibilità dell’articolo.
12. Inserimento della keyword per la quale vuoi ottimizzare il contenuto dell’articolo e relativi suggerimenti di YOAST sul suo utilizzo.
13. Impostazione dell’immagine in evidenza (non è una funzionalità di YOAST ma di WordPress).
Come usare i campi d'immissione dell'editor
Le aree del Classic Editor, come usarle e cosa inserire.
Seguendo l’ordine indicato nelle ultime due immagini vediamo cosa fare affinché il tuo articolo sia gradito da Google e venga quindi indicizzato.
Partiamo dalla prima immagine e vediamo i punti da 1 a 7.
- Il permalink è l’indirizzo URL completo con il quale gli utenti accedono all’articolo, la parte modificabile (premendo sul pulsante ‘modifica’) si chiama SLUG e solitamente in automatico prende il nome del titolo dell’articolo. Cerca di averne uno che rispecchi l’argomento e/o la keyword.
- E’ il campo d’inserimento del titolo e dovrebbe contenere la keyword per la quale vuoi posizionarti, possibilmente all’inizio.
- Editazione dell’articolo in modo visuale.
- Editazione dell’articolo con codifica HTML.
- Sono le indicazioni di YOAST e assumono colarazione diversa in funzione delle sue valutazioni sul lavoro che hai fatto.
Se ottieni per entrambi il colore verde significa che a giudizio del plugin hai fatto un ottimo lavoro. Arancione puoi migliorare, rosso invece devi rivedere un po’ di cose. - Sono tutte le funzioni dell’editor che puoi usare, molto intuibili grazie alle icone che le rappresentano ma la più importante è quella dove vedi scritto ‘Paragrafo‘: da qui puoi scegliere e decidere a quali porzioni di testo assegnare un titolo e il suo peso (da H1 a H6).
É fondamentale utilizzarli in modo gerarchico per creare un articolo strutturato bene. - E’ l’area di editing dove scriverai il tuo articolo, dove oltre al testo puoi inserire immagini, video, interruzioni di pagina e quello che ritieni opportuno.
I campi d'inserimento di YOAST per ottimizzare l'articolo
Passiamo ora a YOAST SEO e alle sue funzionalità, seguendo ancora una volta l’elenco numerato nella seconda immagine abbiamo:
8. YOAST ha tre tab, quella evidenziata è quella che interessa noi in questo momento e nella quale stiamo settando le funzionalità dell’articolo.
9. Si tratta del titolo del tuo articolo, esattamente come comparirà nelle pagine di Google e nell’etichetta dei browser; possiamo comporlo e realizzarlo a nostro piacere (guarda qui come fare).
10. E’ la descrizione che leggeranno gli utenti quando troveranno il tuo articolo indicizzato da Google. Scriverla bene significa alzare il CTR e quindi il ROI (guarda qui come fare).
11. Il click sulla freccia a destra mostra l’analisi della leggibilità dell’articolo, quindi i suggerimenti e gli errori trovati (guarda qui come fare).
12. Cliccando sulla freccia hai la possibilità d’inserire la tua parola o frase chiave, cioè la keyword per la quale vuoi essere indicizzato, e vedere l’analisi di YOAST SEO con i suoi suggerimenti per migliorare l’articolo (guarda qui come fare).
13. Usando questo link puoi selezionare l’immagine in evidenza che WordPress utilizzerà sia per l’header dell’articolo, sia per l’excerpt.
E’ una funzione di WordPress e non di YOAST, ma è molto utile per l’ottimizzazione dei contenuti. Impostare bene le sue caratteristiche significa indicizzare anche questa immagine.
Come usare l'nterfaccia di YOAST SEO
Comprensione ed editazione dei campi di YOAST SEO.
É arrivato il momento d’inserire nei campi di YOAST SEO i tuoi dati: osserva l’immagine sotto. Per iniziare l’inserimento premi il pulsante Edit snippet contrassegnato dalla lettera A. In questo modo visualizzi tutte le informazioni e hai accesso alla scrittura dei campi evidenziati con le lettere B, C e D.
NOTA: il pulsante E funziona al contrario di ‘edit snippet’ e chiude quella porzione di finestra, non salva però l’inserimento.
Sotto l’immagine trovi delle utili indicazioni per compilare i campi al meglio.
Titolo SEO dell'articolo (SEO title)
Partiamo dal titolo, cioè dal campo contrassegnato dalla lettera B. Quello che vedi contenuto dalla riga è il risultato delle impostazioni che hai fatto in YOAST SEO.
In funzione di queste il plugin compone il titolo che vedi, o meglio il titolo che mostreranno i browser nella loro etichetta della scheda e i motori di ricerca nelle loro pagine di risultati.
Il campo è comunque editabile e puoi modificarlo a tuo piacere: puoi cancellare tutto o in parte e scrivere un titolo diverso. L’unica raccomandazione è quella di non superare i 65 caratteri totali (separatore e spazi compresi).
Barra di progressione colorata (contrassegnata con b1)
Durante la compilazione del titolo, ma anche se il titolo è compilato dallo stesso plugin, nella modalità di editazione YOAST tiene conto del numero dei caratteri presenti nel campo, assumendo colorazioni diverse in funzione della sua lunghezza.
Un titolo troppo corto o troppo lungo saranno evidenziati da una barra di colore arancione, mentre se la lunghezza è rispettata, assumerà il colore verde.
Campo SLUG: URL ottimizzati per avere articoli indicizzati
Per ottenere contenuti e articoli indicizzati da Google, è buona norma che la URL rispetti alcune regole:
- Lunghezza totale massima di 100 caratteri,
- SLUG contenente la parola chiave,
- parole che compongono lo SLUG separate dal segno ‘-‘ (meno).
Descrizione dell'articolo (la meta description mostrata da Google)
É ciò che leggono gli utenti sotto il titolo del tuo articolo (o pagina) quando viene mostrato nelle SERP.
Si tratta perciò del tuo spot pubblicitario principale, di quel gruppo di parole che userai per convincere gli utenti a cliccare e leggere il tuo contenuto. Fondamentale per alzare il CTR.
Ma come devi scriverlo per ottenere l’indicizzazione dell’articolo?
Perché il tuo articolo sia indicizzato da Google deve preferibilmente non superare i 156 caratteri, quindi contenere la tua keyword, ma soprattutto deve rispecchiare quello che è il contenuto.
Google infatti è il primo a leggere il tuo articolo, ricordalo. Quindi se titolo, descrizione e contenuto non corrispondono, verrai penalizzato.
E allora addio articoli indicizzati da Google e soprattutto addio posizionamento in prima pagina!
La lezione 6 del corso base WordPress termina qui. Il tema dell’indicizzazione e del posizionamento dei contenuti è però talmente vasto che lo riprenderò anche nelle future lezioni.
Fa comunque parte del blog del nostro sito ed è un tema di approfondimento necessario e utile per creare un sito WordPress professionale.
Potrebbe interessarti leggere anche un altro articolo dove si parla in modo specifico delle differenze tra indicizzazione e posizionamento, e del perché sia sbagliato usare i due termini in modo intercambiabile.