Come vendere online senza sito eCommerce né partita IVA

Hai un’attività commerciale e vuoi sapere come vendere online? Oppure hai degli oggetti che non usi più e vuoi disfartene guadagnando qualcosa? Che tu sia un privato un commerciante o un’azienda, l’idea di creare un sito eCommerce per vendere online è una buona idea. Ma non è l’unica possibilità che hai, puoi infatti scegliere altre soluzioni, quelle di cui ti parlo oggi.
Indice dei contenuti
Privato, azienda o commerciante, come puoi vendere online
Internet è una grande risorsa, se infatti hai deciso di vendere online qualcosa puoi farlo, che tu sia un privato, un commerciante o un’azienda.
Quando si parla di vendite su Internet il nostro pensiero va subito ai grossi colossi dell’ecommerce e ai loro siti web, e si pensa che per avere un’attività redditizia di vendita online si debba crearne uno.
Questo è vero solo in parte perché esistono sistemi alternativi per vendere sul web, leggermente diversi (o anche molto) da un sito web ecommerce.

Grazie ad Internet chiunque può vendere online , anche i privati senza partita IVA.
Se hai fatto delle ricerche su Google avrai trovato molte idee per vendere online, spesso però si limitano a descrivere un unico sistema. Quello che invece trovi in questo articolo è una panoramica sulle varie possibilità per vendere online anche senza creare un sito web eCommerce o aprire una partita IVA.
Mettiti quindi comodo e preparati alla lettura, scoprirai come vendere i tuoi oggetti e prodotti in modo semplice.
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Cosa usare per vendere online prodotti e oggetti
Le migliori soluzioni per vendere online ogni cosa
Se negli anni 2020 e 2021 abbiamo visto un’impennata nell’uso degli ecommerce e quindi delle vendite online per cause di forza maggiore, nel 2022 la tendenza è proseguita ma non più per quei motivi.
É infatti aumentata la fiducia delle persone nelle transazioni via web, avendo potuto testare in questo periodo il buon funzionamento e la sicurezza degli acquisti con pagamento digitale.
Se quindi stai pensando d’iniziare a vendere su Internet non potevi scegliere un momento migliore.
Infatti, oltre agli imprenditori che nell’eCommerce vedono l’opportunità per ampliare il proprio business, possono approfittare di questa tendenza anche i privati e le piccole attività.
La questione è quindi una: cosa usare e con cosa proporsi sul web per vendere i propri prodotti online (ma anche i servizi). Gli strumenti infatti non si limitano alla creazione di un negozio digitale, un sito eCommerce, ma spaziano ben oltre.
C’è poi da considerare che non tutti i sistemi sono validi per chiunque, devi perciò individuare quello che meglio si adatta alle tue esigenze, alla tua esperienza di vendita, al tuo settore e agli obiettivi che vuoi raggiungere.
Principali metodi per vendere online
- Creare un sito eCommerce di proprietà.
- Vendere su portali per trattative tra privati.
- Pubblicare su marketplace generici e di settore.
- Aprire un e-shop o una vetrina sui social network.
- Realizzare un sito web su una piattaforma SaaS.
Nota che non ho citato la possibilità di realizzare siti web gratuiti né un sito web economico, di quelli offerti a circa 100 €. Ragioni tecniche e d’immagine escludono questa scelta, che può sembrare conveniente ma in realtà è sempre un fallimento.
Se da un lato impedisce infatti la gestione completa del sito, dall’altro comunica al pubblico poca propensione all’investimento, ragion per cui un progetto di questo tipo ben difficilmente troverà persone disposte ad acquistare da chi per primo non investe nel proprio business.
Vediamo quindi cosa comporta la scelta di ognuno dei sistemi citati e come funzionano, in modo che tu possa decidere qual è il più adatto alle tue esigenze.
CONSIGLIO DI LETTURA
I siti web hanno grande utilità in molte situazioni, per scoprire cosa puoi fare con un sito professionale ti consiglio il nostro articolo: a cosa serve un sito web.
1. Creare un sito ecommerce per vendere online direttamente
La realizzazione di un sito ecommerce è sicuramente la più coerente e indicata tra le scelte, soprattutto da parte di aziende, commercianti e liberi professionisti. Consente infatti massima libertà di azione e non dipendono da piattaforme esterne.
É la scelta perfetta per aziende di produzione e negozianti ma anche per il professionista che fornisce servizi e consulenze, soprattutto se sono di tipo digitale e facilmente fornibili tramite il web.
Prima di realizzare un ecommerce bisogna avere però le idee ben chiare su cosa significhi realizzare un negozio elettronico, e convincersi che si tratta di un’attività imprenditoriale vera e propria con tutte le implicazioni del caso.
Per sapere come creare un sito ecommerce efficace vai a questo punto dell’articolo.
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2. Registrarsi a siti di annunci per vendere online tra privati
Agli albori di Internet il giornale settimanale Secondamano realizzò uno dei primi portali italiani di vendita tra privati, portando in rete ciò che già aveva un grande successo editoriale con la carta stampata.
Nel corso degli anni i siti concorrenti si sono moltiplicati e, anche se per fama acquisita (almeno per i più “anziani” come me) Secondamano resta il giornale e il sito storico per la vendita tra privati, ora ha molta concorrenza.
Oltre al sito di Secondamano troviamo tra i più gettonati:
Inoltre negli ultimi anni c’è stata una gran proliferazione di siti di annunci basati sull’uso di app da smartphone, tra queste quelle hanno maggiore successo ci sono:
Con delle efficaci campagne pubblicitarie hanno aumentato il numero di visite e di utenti, dando maggiore visibilità anche ai loro inserzionisti.
Clicca qui per la spiegazione di come funzionano e come puoi vendere online con questi siti.
3. Marketplace per vendere online prodotti artigianali fatti a mano
Innanzitutto spieghiamo cosa sono i marketplace. Si tratta di siti che funzionano alla stregua dei centri commerciali e raggruppano un gran numero di negozi virtuali di ogni tipo.
Molti di loro sono dedicati a settori specifici spesso di nicchia, e permettono ai clienti più esigenti di trovare prodotti artigianali non comuni, difficili da trovare sia nei negozi elettronici che in quelli fisici.
Altri marketplace accettano invece anche prodotti di marca e di aziende famose, che in questo modo usufruiscono di ulteriori canali di vendita.
Quindi se ad esempio hai un negozio di abbigliamento e vuoi vendere in questi luoghi virtuali puoi farlo realizzando il negozio nel marketplace che hai scelto. Allo stesso modo se realizzi articoli di bijotteria, accessori di abbigliamento o altro puoi creare il tuo eshop su queste piattaforme.
In pratica un marketplace è un sito internet dedicato alla compravendita di prodotti che mette in contatto venditori e acquirenti per effettuare un’operazione commerciale, facendo quindi da interlocutore per il venditore e da garante per l’acquirente.
Non è semplicissimo entrare a farne parte, in questo punto dell’articolo ti spiego come funzionano.
4. Vendere sul web creando profili su Facebook (e Instagram)
La semplicità di realizzazione di un profilo social su Facebook è ben nota, crearne uno per inserire annunci di vendita è altrettanto facile così come lo è il suo utilizzo.
Puoi creare infatti un profilo aziendale per la tua impresa o attività professionale, ma se sei un privato e quindi un venditore occasionale puoi usare il tuo profilo personale, quello che usi per restare in contatto con gli amici, e inserire i tuoi annunci nel marketplace di Facebook.
Questo modo è utilizzato da chiunque voglia guadagnare vendendo i propri oggetti usati senza dover pagar tasse e senza partita IVA, quindi particolarmente indicato per negozi e attività commerciali.
Se però sei un libero professionista del settore medico devi distinguerti e farti riconoscere come tale, evitando perciò l’uso esclusivo dei social puntando ad ottenere tutti i vantaggi che un sito web per medici e studi medici può darti.
In questo punto dell’articolo ti diciamo come vendere prodotti nel marketplace di Facebook.
5. Realizzare un sito web su piattaforme di eCommerce
Infine hai un’ulteriore possibilità, quella di realizzare un sito web completo su portali che offrono strumenti per la creazione di un negozio elettronico.
Si dividono in due categorie. La prima comprende i portali che ospitano solo negozi virtuali di ecommerce, la seconda permette invece di realizzare siti web di qualsiasi tipo compresi gli ecommerce.
In queste piattaforme integrate non devi preoccuparti di acquistare il dominio e lo spazio, ma tramite registrazione (non gratuita) puoi scegliere il nome del negozio e iniziare quindi a crearlo.
É perciò un modo diverso (e forse anche più semplice) rispetto al creare da zero un ecommerce, si tratta infatti di soluzioni “all in one” (dette anche SaaS – Software as a Service), che danno tutto ciò che serve al venditore per realizzare il proprio negozio online.
Tra i due tipi di piattaforme quella specializzata in ecommerce dovrebbe essere la preferita in realtà non c’è un vero motivo per non utilizzare quelle generiche. In entrambi i casi avrai infatti a disposizione degli strumenti efficaci per creare un sito in grado di vendere i tuoi prodotti su Internet.
Le piattaforme più usate sono:
Una precisazione: non sono servizi offerti gratuitamente ma ognuno di loro prevede la sottoscrizione di un abbonamento. Se sei interessato a questo tipo di soluzione clicca qui e guarda come utilizzarle.
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Come vendere online usando i sistemi elencati
Vediamo in questa sezione come utilizzare i sistemi citati, quindi cosa fare e cosa ti serve per vendere online quello che desideri con ognuno di questi.
Realizzazione di un sito web ecommerce self-hosted
Realizzare un sito ecommerce per vendere sul web è la soluzione preferibile per i motivi detti prima.
Quando decidi in questo senso quello che ti serve è soprattutto un budget appropriato e un professionista o un’agenzia web in grado di comprendere i tuoi bisogni, capace tecnicamente di realizzare un ecommerce professionale.
Poco altro in realtà, perché sia in questo che in tutti gli altri casi si presume che tu abbia già pianificato la tua nuova attività, che ripeto è equivalente a qualsiasi altra di tipo commerciale.
Per creare un sito ecommerce hai perciò a disposizione alcune soluzioni, di qualcuna ne avrai sentito parlare.
L’agenzia o il professionista al quale ti affiderai per creare il tuo negozio digitale con ogni probabilità userà un CMS, in quanto l’alternativa sarebbe realizzarlo completamente a mano, attività per la quale è necessario un team di programmatori.
Se devi fare concorrenza ad Amazon e hai sufficiente denaro da investire quest’ultima scelta è di certo la migliore, diversamente ti basterà usare un CMS dedicato agli eCommerce e con determinate caratteristiche, ad esempio quella di essere responsive.
CONSIGLIO DI LETTURA
Con il grande uso di Internet in mobilità è indispensabile creare un sito web responsive, se non sai di cosa si tratta leggi l’articolo significato sito responsive, a cosa serve e come crearlo.
Cosa serve per realizzare un sito web ecommerce di proprietà
Dal punto di vista tecnico per realizzare un sito ecommerce professionale hai bisogno di:
- Un dominio di proprietà.
- Un piano hosting adeguato.
- Un certificato SSL a pagamento (Let’s Encrypt non è sufficiente).
- Aprire un conto con PayPal o simili per i pagamenti diretti sul sito.
Inoltre se vendi prodotti fisici e parti da zero (non hai un’attività simile già in corso) ti servirà un magazzino e un programma gestionale per gli approvvigionamenti, che calcoli in automatico le giacenze e i quantitativi presenti di ogni prodotto. Alcuni CMS lo integrano già di loro: un altro buon motivo per usarli.
In alternativa puoi affidarti al drop shipping, un modo meno impegnativo e ugualmente efficace ma solo se i prodotti che vendi non sono i tuoi.
Come detto devi definire tutto quello che riguarda qualsiasi attività di vendita, a partire dall’apertura di una partita IVA. Se sei interessato a conoscere tutto l’iter per iniziare un’attività di questo genere leggi come aprire con un negozio online.
Le indicazioni che trovi sono utili anche se l’attività non è fatta con un sito web ecommerce di proprietà, il mio consiglio è quindi di dargli un’occhiata in ogni caso.
Usare i siti di annunci per vendere tra privati
La prima cosa (ovvia) da fare è registrarsi sul portale e creare un proprio account. In questo modo puoi iniziare ad inserire i tuoi annunci gratuiti.
Consigli per vendere sui portali di annunci online
- Il primo consiglio è quello d’inserire fotografie almeno di buona qualità per dar modo all’acquirente di valutare bene cosa metti in vendita.
- Esponi in modo corretto l’effettiva condizione in cui si trova l’oggetto, stai vendendo un prodotto usato quindi sii sincero sulle possibilità di utilizzo.
- Per gli oggetti pagabili online usa metodi di pagamento sicuri e che ti permettano di avere la certezza del pagamento. PayPal è uno di questi.
- Se devi spedire usa un corriere che offra la tracciabilità, in questo modo eviti di dover rimborsare l’acquirente perché lamenta di non aver ricevuto nulla quando invece la consegna è andata a buon fine.
Purtroppo esistono anche le truffe in senso contrario ed è bene cautelarsi.
Un corriere con tracciabilità fornisce una ricevuta che attesta la spedizione e un codice da girare all’acquirente per verificare a che punto è il pacco spedito.
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Vendere online con marketplace verticali e orizzontali
I marketplace sono una buona alternativa ad un sito ecommerce perché permettono di creare un negozio digitale senza doversi preoccupare eccessivamente della sua gestione, e ancor prima della realizzazione.
In pratica è come affittare uno spazio per il tuo negozio all’interno di un centro commerciale nel quale inserisci in vetrina i prodotti che vendi.
La prima scelta è perciò quella del marketplace in cui vuoi vendere, scelta che devi fare in funzione del tipo di beni che proponi al pubblico (per questo ho citato i marketplace verticali e orizzontali).
La differenza tra i due tipi è che i primi sono specifici e dedicati ad un tipo di prodotto (abbigliamento o gioielli ad esempio) mentre i secondi sono generici e includono vari tipi di merce. Tra i più conosciuti ci sono Amazon, Ebay, Alibaba.
Quale marketplace è più indicato per le tue vendite online?
I marketplace si differenziano tra loro anche per il tipo di pubblico al quale si rivolgono.
Ci sono infatti i marketplace B2B, B2C e C2C. I primi comprendono aziende che vendono ad altre aziende, i secondi sono aziende che si rivolgono ai consumatori finali, e infine i C2C riguardano la compravendita tra consumatori privati (clicca sui link per saperne di più).
Oltre a quelli citati abbiamo:
- Zalando (abbigliamento).
- Etsy (prodotti artigianali).
- Privalia (abbigliamento, casa, arredamento).
- Manomano (bricolage e giardinaggio).
- AliExpress (generico).
- Eprice (elettronica ed elettrodomestici).
Prima di decidere quale usare verifica le condizioni e le commissioni richieste, perché come puoi immaginare dovrai pagare una percentuale sul venduto in questi siti.
Valuta poi la presenza della concorrenza, perché se quella con cui vai a confrontarti è composta per la maggior parte da grandi marchi affermati forse non stai facendo la scelta migliore.
Come si suol dire potresti finire dalla padella alla brace e aumentare le spese della tua attività invece che favorirne i guadagni.
Vendere su Facebook con profili e strumenti gratuiti
Si tratta decisamente di uno dei sistemi più semplici da usare, non per niente è tra quelli più scelti, vediamo perciò come puoi sfruttare anche tu l’opportunità offerta dal social per vendere online.
Puoi usare due modi diversi in funzione del tipo di venditore che sei: privato o azienda. In entrambi i casi uso e accesso sono gratuiti, esattamente come l’utilizzo e la registrazione di un profilo personale o aziendale. Questo è già un punto a favore del social.
Altro aspetto positivo è che le tue vendite possono essere condivise anche su Instagram, che come sai è della stessa proprietà. Quindi senza colpo ferire raddoppi le possibilità di vendita online dei tuoi oggetti e prodotti.
Vendere online con Facebook e un profilo aziendale
Nel caso che il tuo profilo sia aziendale dovrai completare la registrazione aggiungendo alcuni dati, collegare gli account aziendali, quindi impostare le tue opzioni di spedizione e la tua normativa sui resi, infine indicare un conto corrente per i pagamenti.
Successivamente dovrai inserire i tuoi prodotti (tutti quelli che desideri) in un catalogo virtuale, specificando per ognuno di loro il prezzo e ogni altra caratteristica utile all’acquirente.
Una volta venduto un prodotto dovrai spedirlo, fornendo le informazioni al cliente per il monitoraggio della consegna in modo tale da ricevere il pagamento.
Il Marketplace di Facebook per vendere online da privato
L’altra possibilità che ci viene offerta è quella di utilizzare da privato le vetrine del Marketplace di Facebook, per farlo puoi usare il tuo account personale.
Accedi perciò a Facebook come al solito, poi scegli la voce Marketplace dal menù alla tua sinistra se usi un pc, oppure sull’icona menù a destra e quindi sull’opzione Marketplace se usi l’app da smartphone.
Ora clicca sul pulsante ‘Crea un nuovo annuncio’ e procedi. Per l’inserimento dei dati ti consiglio di fare tutto da computer perché ti permette di visualizzare meglio le opzioni.
Scegli a questo punto la categoria del prodotto che vuoi vendere e inizia ad inserire i dati dell’oggetto per creare l’annuncio di vendita.
Vendere prodotti online creando siti web su piattaforme SaaS
Infine come alternativa alla realizzazione di un sito ecommerce di proprietà puoi usare dei portali che consentono la realizzazione di un sito sulle loro piattaforme. In questo modo crei il tuo sito con i loro strumenti e in caso di dubbi puoi farti aiutare nella realizzazione.
Si tratta di servizi a pagamento che hanno sì il vantaggio di fornire al venditore tutto il necessario per l’attività, ma non sono comunque la panacea per tutti: i casi vanno valutati singolarmente.
Può essere una scelta vantaggiosa per chi non ha esperienza nel settore ma vuole approcciarsi all’ecommerce e iniziare a capire come funziona. É anche la scelta ideale se l’azienda ha un catalogo di prodotti ridotto (un centinaio o poco più).
Le piattaforme SaaS vanno bene soprattutto nel caso in cui non si abbia molto tempo da dedicare ad un proprio sito e si preferisca delegare alcune attività.
Resta il fatto che se non hai voglia, competenze tecniche o tempo da investire per creare il sito (perché anche su queste piattaforme devi realizzarlo) dovrai affidarti a loro, e questo ha un costo.
Vediamo vantaggi e svantaggi nell’uso delle piattaforme SaaS. Tieni presente che esistono delle differenze tra i portali, sta quindi a te individuare quale sia il migliore per le tue vendite.
Vantaggi e motivi per scegliere una piattaforma SaaS
- Semplicità d’uso.
- Varietà di temi grafici (alcuni portali ne offrono di gratuiti).
- Molte estensioni inseribili nel sito (per i pagamenti, ad esempio).
- Possibilità d’integrare piattaforme social e portali per l’invio massivo di email ai clienti.
- Si possono creare siti multilingua.
- Gestione nativa dei dati sensibili.
Svantaggi e limiti delle piattaforme SaaS
- Pagamento di un canone mensile, con costi variabili in funzione dell’abbonamento sottoscritto.
- Limiti di personalizzazione del sito e delle sue pagine.
- Alcune piattaforme forniscono i plugin e le funzionalità più importanti solo a pagamento.
- Non tutti accettano pagamenti con divise diverse dall’Euro, se non che con l’uso di determinate applicazioni.
- La maggioranza di loro prevede commissioni sulle vendite.
- Non tutti forniscono assistenza telefonica.
- Difficoltà a modificare l’aspetto grafico una volta impostato il sito, tali a volte da doverlo rifare.
Come vendere su Internet senza aprire una partita IVA
Dicevo all’inizio che ti avrei rivelato il modo per vendere online senza partita IVA e quindi senza dover pagare tasse, ebbene se hai letto fin qui probabilmente hai già dedotto da solo come fare, in ogni caso ti faccio un riassunto.
Innanzitutto il sistema fiscale italiano prevede che chiunque possa vendere on-line senza partita IVA se l’attività è di tipo occasionale (art. 67 lett. i del D.P.R. n. 917/1986 ), ovvero viene svolta sporadicamente e non è supportata da un’organizzazione di vendita (anche un semplice catalogo prodotti lo è) e non è promossa in alcun modo.
Gestire un’attività di vendita online attraverso il classico sito web ecommerce di proprietà richiede perciò l’apertura di una partita IVA con relativi adempimenti fiscali del caso, lo stesso vale se si usano i marketplace online o si realizza un ecommerce sulle piattaforme SaaS.
É invece possibile vendere senza partita IVA in tutti quei casi in cui la vendita è fatta da privato a privato ma senza continuità. Un esempio è quello della vendita di un auto a prescindere dal suo valore.
Puoi quindi vendere senza problemi usando i siti e le app di annunci elencati sopra, piuttosto che con Facebook o Instagram usando però un profilo personale (quindi privato) e non aziendale.
Come vedi hai a disposizione molte possibilità per vendere in modo legale senza doverti mettere in regola dal punto di vista fiscale, ma se vuoi fare dell’ecommerce la tua attività principale, l’apertura di una partita IVA è imprescindibile.
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Cosa è meglio per vendere online prodotti, articoli e servizi
Conclusioni
Le possibilità per vendere online ogni tipo di bene sono numerose come hai visto, scegliere quale sia quella più funzionale è quindi soggettivo e strettamente legato a cosa si vuole ottenere con questo tipo di attività commerciale.
Se il tuo obiettivo e semplicemente quello di guadagnare qualcosa con la vendita di oggetti che non usi più, i siti di annunci sono la scelta più logica, anche se ne hai molti. In questo caso potrai inserire annunci diversi su siti diversi, di quando in quando.
Se però desideri investire seriamente nel commercio elettronico e vendere i tuoi oggetti di produzione o quelli del tuo negozio con un canale alternativo, valuta tra la creazione di un sito ecommerce di proprietà, l’uso dei marketplace o quello di una piattaforma SaaS.
Tra loro c’è sicuramente il sistema di vendita ideale per te.
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